Biblioteca "Maria Goia"

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Accabadora

di Michela Murgia

mercoledì 28 luglio 2010, ore 21:00

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre. (dal sito ibs.it)


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Il prete bello

di Goffredo Parise

mercoledì 7 luglio 2010, ore 17:30

Pubblicato nel 1954 Il prete bello è forse il primo vero best seller di questo dopoguerra. Racconta le gesta di una banda di piccoli pìcari che vivono con i più fantasiosi stratagemmi, sfruttando il rapporto ambiguo e innocente che lega un gruppo di zitelle al parroco del rione. Vivace affresco di vita provinciale (siamo nella Vicenza degli anni 1938-40) il romanzo si risolve in una inimitabile epopea buffa dei diseredati. "Una pagina capitale - ha scritto Edoardo Sanguineti - perché scopre il fondo disperatamente sentimentale del grottesco Parise, la carica affettiva del suo impegno caricaturale, che non è mai puro gusto di invenzione accesa e colorita, nè è mero divertimento di abile crudeltà figurale, ma appunto un moto di umana simpatia e di affettuosa, sofferta ironia".


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Fuori a rubar cavalli

di Per Petterson

lunedì 5 luglio 2010, ore 13:45

Nei boschi norvegesi al confine con la Svezia, nel 1948, il quindicenne Trond trascorre un'estate in compagnia del padre, loro due soli a tagliare un bosco; mesi di fatica immersi in una natura limpida e selvaggia, durante i quali tra loro sembra stabilirsi un rapporto unico. Ma quando un evento tragico colpirà la famiglia di Jon, l'amico inseparabile del ragazzo, niente sarà più come prima. Trond in poche ore acquisterà la maturità di un uomo e comincerà a notare particolari cui fino ad allora non aveva mai fatto caso, dettagli che gli sveleranno un legame speciale tra la sua famiglia e quella dell'amico e che gli renderanno meno oscure le circostanze dell'improvviso abbandono da parte del padre. A cinquant'anni da quell'estate, Trond decide di ritirarsi e di tornare in quella stessa vallata. I ricordi di quei mesi lontani riemergono prepotentemente, scatenati dall'inatteso incontro con Lars, il vicino di casa di Trond, l'unico che forse può dargli ancora delle risposte. Con una prosa asciutta e precisa che si adatta perfettamente al carattere solitario del protagonista e all'ambiente ostile e affascinante con cui deve confrontarsi, Per Petterson intreccia il bilancio di un'esistenza che volge al tramonto con il romanzo di formazione di un adolescente, tra goffaggini, imbarazzi e timide aperture al mondo degli adulti, svelando a poco a poco la trama dei profondi legami tra le avventure, le scoperte, le illusioni di un'estate lontana e il corso di una vita dominata dall'ombra di un imperdonabile abbando. (dal sito ibs.it)


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Diario notturno

di Ennio Flaiano

mercoledì 30 giugno 2010, ore 21:00

Nessun libro come il "Diario notturno" (1956) riesce a contenere in sé finemente distillata nella sostanza e nella forma - l'intera opera di Ennio Flaiano. Vi ritroviamo infatti tutti i costituenti primari del suo modo di essere, psicologico e letterario: il pessimismo lucido e dolente; la coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana consunzione dei volti, dei luoghi, dei ricordi; la percettività del moralista di scuola francese, perso in un Paese che si preoccupa di tutt'altro. E vi ritroviamo tutte le forme che Flaiano prediligeva: il racconto ingegnoso e fulminante, l'apologo ora amaro ora grottesco, il taccuino di viaggio che intaglia immagini icastiche, il dialogo corrosivo e sarcastico, l'aforisma che non si lascia dimenticare. (dal sito ibs.it)


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Olive Kitteridge

di Elizabeth Strout

mercoledì 9 giugno 2010, ore 17:00

In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull'altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: "Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi". Con dolore, e con disarmante onestà, in "Olive Kitteridge" si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana - e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un'alta pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo "romanzo in racconti", del Premio Pulitzer 2009. (dal sito ibs.it)


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Il pranzo di Babette

di Karen Blixen

mercoledì 9 giugno 2010, ore 17:00

Il romanzo è ambientato in una cittadina della Norvegia. Narra di due anziane sorelle, figlie di un pastore luterano fondatore di una setta che "rinuncia ai piaceri di questo mondo" perché fonti soltanto di illusione. In questo ambiente parco irrompe Babette, comunarda in fuga dalla Francia rivoluzionaria che viene assunta come cuoca dalle due sorelle. Babette non solo si inserisce rapidamente nella piccola comunità, ma diviene ben presto indispensabile. La sua presenza rappresenta l'elemento esotico in un'atmosfera fredda e austera, mentre la sua arte culinaria emana una sorta di fascinazione magica, che risveglia negli uomini antiche passioni sopite. (dal sito ibs.it)


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Le più belle pagine. Scelte da Italo Calvino

di Tommaso Landolfi

mercoledì 26 maggio 2010, ore 21:00

Dopo aver setacciato le raccolte pubblicate da Landolfi nell'arco di oltre quarant'anni (da "Dialogo dei massimi sistemi" del 1937 a "Del meno" del 1978), Calvino scelse da ultimo 53 testi. Organizzati in sette sezioni che corrispondono ad altrettanti spunti critici essi consentono di cogliere in tutte le sue sfaccettature un'opera che ha sul lettore l'effetto "d'unghia che stride contro un vetro, o d'una carezza contropelo, o d'una associazione di idee che si vorrebbe scacciare subito dalla mente". Insomma: il vero Landolfi, quello che "preferisce lasciare nell'opera qualcosa di non risolto, un margine d'ombra e di rischio: il Landolfi che sperpera le sue puntate d'un colpo e le ritira bruscamente dal tavolo con gesto allucinato del giocatore". (dal sito ibs.it)


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Pesca al salmone nello Yemen

di Paul Torday

lunedì 24 maggio 2010, ore 13:45

Il dottor Alfred Jones è un tranquillo biologo che lavora per l'ente inglese di tutela della pesca ed è tiranneggiato da un'odiosa moglie in carriera. Quando uno sceicco ricchissimo e visionario decide di introdurre la pesca al salmone (torrente compreso) tra le aride montagne dello Yemen, Fred viene trascinato controvoglia nell'impresa. Ma poi, a sorpresa, conosce e si innamora della dolce emissaria dello sceicco, e si convince che il salmone in Medio Oriente renderà il mondo un posto migliore. Tra guardapesca scozzesi, kamikaze pasticcioni, politici senza scrupoli e un Primo ministro vanesio, il Progetto Salmone arriva all'inaugurazione nello Yemen, dove si scatena l'apocalisse. Si ride fino alle lacrime, ma non solo. Si riflette sui rapporti tra Occidente e Islam, e sulla follia positiva dei sogni. (dal sito ibs.it)


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La boutique del mistero

di Dino Buzzati

mercoledì 28 aprile 2010, ore 21:00

La boutique del mistero e' una raccolta di trentuno racconti pubblicati in diversi volumi e ordinati dallo stesso autore "nella speranza di far conoscere il meglio di quanto ho scritto". Il racconto di Buzzati e' un momento d'indagine profonda, un'esplorazione emozionante in un'atmosfera magina. poche volte, nella letteratura italiana, uno scrittore ha indagato cosi' a fondo il mistero che circonda l'uomo contemporaneo, le debolezze e i paradossi che lo caratterizzano, la sua solitudine, le sue esperienze. (dal sito anobii.com)


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La storia di Christine

di Elizabeth von Arnim

sabato 24 aprile 2010, ore 16:30

Berlino, 1914. Christine, giovane violinista inglese di raro talento, si trasferisce in Germania per un anno di studio sotto la guida del geniale maestro Kloster. E se da un lato è felice - in un salotto influente conoscerà Bernd, giovane Junker destinato alla carriera militare ma contrario ai valori imperanti nella società tedesca - dall'altro capisce con sgomento che l'intera Gemania brama la guerra e inneggia ai valori di sopraffazione e predominio sulle altre nazioni. Accade il peggio: scoppia il conflitto e l'Inghilterra si schiera a fianco di Serbia, Francia e Russia. Ora Christine è in pericolo di vita... Scritto sotto lo pseudonimo di Alice Cholmondeley, il romanzo prende spunto dalla vicenda privata della von Arnim, la cui figlia Felicitas morì davvero appena sedicenne in Germania, dove era stata inviata a perfezionare gli studi musicali. All'uscita in Inghilterra, nel 1917, il libro ebbe un successo straordinario (otto edizioni in pochi mesi), attirandosi l'accusa di fomentare la propaganda antitedesca. (dal sito ibs.it)


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