Il sorriso di don Giovanni
di Ermanno Rea
lunedì 28 aprile 2014, ore 13:45
Una donna: Adele. Una passione prorompente,
insopprimibile, quasi gesto d'obbedienza a un comando biologico: i
libri, la lettura, i fantasmi che popolano l'universo della grande
invenzione letteraria universale, Emma Bovary, Madame Chauchat, il
principe Myskin, il capitano Achab, Henry Esmond, don Giovanni. Siamo
negli opachi, anzi rischiosi, anni settanta, in una cittadina
dell'entroterra campano dove tutto sembra fermo e addormentato. E
invece... Adele ha soltanto quattordici anni quando si innamora di
Fausto, lettore accanito a sua volta nonché fervido militante del
Partito comunista. Amori e divergenze bruciano la loro giovinezza.
Finché Adele, inquieta e delusa, abbandona la sua "Macondo" per Napoli,
dove si fa "maestra di strada" in uno dei quartieri più degradati della
città. I libri insomma continuano a essere la sua ossessione. La sua
ragione di vita. A scandire, come un tempo le speranze, adesso le
delusioni. Tra cui la più grande di tutte: l'irrimediabile perdita
dell'uomo amato. Ora Adele vive isolata nell'appartamento ereditato
dalla nonna, trasformato in una vera e propria biblioteca pubblica, tra
migliaia di libri rari, pregiati, antichi e moderni, una sorta di
sacrario all'interno del quale si muove come una vestale e si
intrattiene con gli interlocutori di sempre: caro don Chisciotte, caro
Renzo, caro don Giovanni... Adele brucia sino alla fine, ma il suo amore
per la letteratura non ha nulla di cerebrale, anzi in esso si consuma
la sua irresistibile sensualità.
Questo e altro su http://scoprirete.bibliotecheromagna.it
I commenti
Aggiungi un commento