I miserabili
di Victor Hugo
mercoledì 22 gennaio 2020, ore 16:00
Capolavoro assoluto, meditato dall'autore per ben diciassette anni, è un libro che, secondo Charles Baudelaire, «contiene delle pagine che possono inorgoglire per sempre non soltanto la letteratura francese, ma anche la letteratura dell'Umanità pensante». La straordinaria capacità di Hugo di sintetizzare in queste pagine la sua vocazione poetico-simbolica e quella realistico-sociale e dare vita così a un'opera in cui le vicende dei tanti, indimenticabili personaggi (la dolce Cosette, il forzato Valjean, il poliziotto Javert, lo spregevole Thénadier...) si intrecciano con la storia del popolo di Parigi, vero protagonista, e con la rievocazione dei momenti cruciali della sua epopea, dalla battaglia di Waterloo ai moti insurrezionali del 1832. C'è tutto in questo romanzo: l'amore, il dolore, la felicità, la morte e la rinascita. Tutto ciò che travalica il tempo e tocca l'essenza degli uomini: ecco perché «I miserabili» non è solo una pietra miliare della letteratura dell'Ottocento o il grandioso affresco di una metropoli industriale, ma soprattutto un'opera d'arte assoluta, un libro vivo che continua a travolgere i lettori.
Cambiare l'acqua ai fiori
di Valérie Perrin
mercoledì 15 gennaio 2020, ore 16:00
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose.
Quando non morivo
di Mariangela Gualtieri
martedì 10 dicembre 2019, ore 00:00
Siamo. Prima persona plurale del verbo essere: «siamo» è la voce verbale che attraversa tutta la nuova raccolta di Mariangela Gualtieri. Una voce, per l'appunto, prima ancora che una forma.
Subito si cuce questo niente da dire ad una voce che batte. Vuole palpitare ancora, forte, forte forte dire sono – sono qui – e sentire che c'è fra stella e ramo e piuma e pelo e mano un unico danzare approfondito, e dialogo di particelle mai assopite, mai morte mai finite. Siamo questo traslare cambiare posto e nome. Siamo un essere qui, perenne navigare di sostanze da nome a nome.
La macchina del vento
di Wu Ming 1
mercoledì 4 dicembre 2019, ore 00:00
«La guerra non la pagherà solo il regime: la pagherà l'Italia, e noi erediteremo le macerie. Però noi vediamo l'occasione di ricostruire! Invece là, – puntò il bastone in direzione del continente, – la maggior parte della gente ancora sonnecchia, intorpidita dal fascismo. Qui a Ventotene vediamo il futuro, mentre nel resto d'Italia non ne hanno la minima idea! E allora chi sono gli isolati? Chi sono i veri prigionieri del loro tempo?»
Madrigale senza suono
di Andrea Tarabbia
mercoledì 27 novembre 2019, ore 00:00
Un uomo solo, tormentato, compie un efferato omicidio perché obbligato dalle convenzioni del suo tempo. Da lì scaturisce, inarginabile, il suo genio artistico. Gesualdo da Venosa, il celebre principe madrigalista vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, è il centro attorno a cui ruota il congegno ipnotico di questo romanzo gotico e sensuale. Come può, è la domanda scandalosa sottesa, il male dare vita a tale e tanta purezza sopra uno spartito? Per vendicare l'onore e il tradimento, il principe di Venosa uccide Maria D'Avalos, dopo averla sposata con qualche pettegolezzo e al tempo stesso con clamore. Fin qui la Storia. Il resto è la nostalgia che ne deriva, la solitudine del principe: è lì, nel sangue e nel tormento, che Andrea Tarabbia intinge il suo pennino e trascina il lettore in un labirinto.
Nel caso non mi riconoscessi
di Francesca Capossele
mercoledì 13 novembre 2019, ore 16:30
Francesca Capossele ricostruisce il vissuto dei cittadini della Germania Orientale (la paura, le privazioni, i compromessi) e quello personale di Alda, l’italiana fuggita dall’Occidente, riuscendo a combinare la precisa descrizione dei meccanismi del regime, ma anche la rivolta di una donna che ha rifiutato il destino assegnatole dall’appartenenza al suo ceto sociale e al genere femminile.
Le relazioni pericolose
di Pierre Choderlos de Laclos
mercoledì 30 ottobre 2019, ore 16:30
Ambientato nella Parigi del Settecento, dove la marchesa di Merteuil, falsa e devota, abbandonata dall'amante, Gercourt, decide di vendicarsi diso-norandolo. A questo scopo conquista la complicità del visconte di Valmont, suo ex amante e noto seduttore senza scrupoli. Valmont accetta la sfida e decide di sedurre la giovane Cécile, promessa sposa di Gercourt. Inizia così lo scambio epistolare (175 lettere) che mette in scena la rete diabolica elaborata da Valmont e dalla marchesa di Merteuil, tessuta in cinque mesi di progetti, manovre, sotterfugi, confessioni, elaborate ipocrisie, colpi di scena e complicatissimi intrighi. Nella rappresentazione dei due protagonisti principali, tutti presi dalla loro volontà di autoaffermazione, Laclos ritrae in modo del tutto originale il quadro realistico di una società moralmente dissoluta e crudele, ormai in discesa libera verso l'autodistruzione nel momento in cui elabora l'idea del massimo potere e del completo piacere, del dominio incontrastato e ottenuto con ogni mezzo, e a ogni prezzo.
Strade perdute
di Alessandro Vanoli
mercoledì 9 ottobre 2019, ore 16:30
Con le storie di Alessandro Vanoli percorriamo a piedi l'antica via di commercio e di guerra che ha condotto i persiani nel Mediterraneo, a dorso di cammello arriviamo alla Grande muraglia lungo le vie delle spezie, per i sentieri della Francigena incontriamo i viaggiatori che si recarono all'incoronazione di Carlo Magno e infine con il treno prendiamo la rotta transiberiana, mentre intorno la Rivoluzione d'ottobre cambia per sempre la nostra storia. Queste strade perdute sono segnate dai passi di personaggi noti e ignoti, ciascuno capace di farsi portatore di una pietra miliare nella mappa mondiale delle nostre radici europee. Compongono la rete dei percorsi delle lingue e delle culture che si sono mescolate nei secoli. Così, di ritorno da queste avventure, scopriamo che la storia del Vecchio continente si sviluppa lungo assi che sconfinano lontanissimo nel tempo e nello spazio. E facciamo esperienza delle nostre radici, che sono antiche, profonde e soprattutto estremamente larghe.
Delitto e castigo
di Fëdor Dostoevskij
mercoledì 25 settembre 2019, ore 16:30
Raskol'nikov è un giovane che è stato espulso dall'università e che uccide una vecchia usuraia per un'idea, per affermare la propria libertà e per dimostrare di essere superiore agli uomini comuni e alla loro morale. Una volta compiuto l'omicidio, però, scopre di essere governato non dalla logica, ma dal caso, dalla malattia, dall'irrazionale che affiora nei sogni e negli impulsi autodistruttivi. Si lancia cosi in allucinati vagabondaggi, percorrendo una Pietroburgo afosa e opprimente, una città-incubo popolata da reietti, da carnefici e vittime con cui è costretto a scontrarsi e a dialogare, alla disperata ricerca di una via d'uscita.
M. Il figlio del secolo
di Antonio Scurati
mercoledì 4 settembre 2019, ore 16:30
Lui è Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso, direttore di un piccolo giornale di opposizione. Sarebbe un personaggio da romanzo se non fosse l'uomo che più d'ogni altro ha marchiato a sangue il corpo dell'Italia. La saggistica ha dissezionato ogni aspetto della sua vita. Nessuno però aveva mai trattato la parabola di Mussolini e del fascismo come se si trattasse di un romanzo. Un romanzo – e questo è il punto cruciale – in cui d'inventato non c'è nulla