Biblioteca "Maria Goia"

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Orario invernale

(dal 16 settembre 2024)

 

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9-13.30

14.30-18.30

MAR

9-13.30

14.30-18.30

MER

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GIO

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VEN

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SAB 9-13  

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Eredità

di Lilli Gruber

mercoledì 21 gennaio 2015, ore 16:30

È il novembre del 1918, e il mondo di Rosa Tiefenthaler è andato in frantumi. L'Impero austroungarico in cui è nata e vissuta non esiste più: con poche righe su un Trattato di pace la sua terra, il Sudtirolo, è passata all'Italia. "Il nostro cuore e la nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive Rosa sul suo diario. Colta e libera per il suo tempo, lo tiene da quasi vent'anni, dal giorno del suo matrimonio con l'amato Jakob. Mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una così brutale lacerazione. Ne seguiranno molte altre. In pochi anni l'avvento del fascismo cambia il suo destino. Cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la loro lingua e la loro identità: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. E Rosa assiste impotente al naufragio di tutte le sue certezze. Intorno a lei, troppi si lasciano sedurre da un sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della Germania nazista. Non potrà impedire che Hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell'ideologia fatale di Hitler. E presto dovrà affrontare la scelta impossibile tra l'oppressione e l'esilio. Nata austriaca, vissuta sotto l'Italia, morta all'ombra del Reich, Rosa è il simbolo dei tormenti di una terra di confine. Su quella frontiera è cresciuta Lilli Gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole del suo diario. E racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo del ricordo.

 

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Via delle Botteghe Oscure

di Patrick Modiano

lunedì 12 gennaio 2015, ore 21:00

"Gente strana, che al passaggio lascia solo una scia di nebbia che prontamente svanisce. Con Hutte chiacchieravo spesso di questi esseri di cui le orme si perdono. Nascono un bel giorno dal nulla e al nulla ritornano dopo un fugace brillio. Reginette di bellezza, gigolos, farfalle. La maggior parte, anche da vivi, non avevano più consistenza di un vapore destinato a non condensarsi mai." Chi parla è Pedro McAvoy Stern, protagonista-narratore di Via delle Botteghe Oscure, il romanzo con il quale Patrick Modiano, già noto al grande pubblico, vinse nel 1978 il Premio Goncourt. Hutte è il responsabile di una Agenzia di Investigazioni nella quale il narratore ha lavorato per alcuni anni: ora è stanco, lascia l'agenzia e si trasferisce a consumare la sua vecchiaia a Nizza. Pedro McAvoy Stern è un uomo che alcuni anni prima, per colpa di una amnesia, non sa più chi è. Gli "esseri di cui le orme si perdono" sono il suo passato. L'agenzia è chiusa. Lui può cominciare a investigare su se stesso.

 

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Amori non molto corrisposti

di Barbara Pym

lunedì 15 dicembre 2014, ore 13:45

Anni cinquanta, Londra. Dulcie fa la correttrice di bozze. Pymescamente single dopo un amore finito male, vive da sola in una grande casa, lasciatale dai genitori. Autocondannatasi allo status di zitella, Dulcie partecipa a una conferenza dove incontra Viola, altrettanto single ma più amareggiata dalla vita, e innamorata di un uomo sposato, Aylwin, studioso di non grande fama, bello e un po' donnaiolo. Aylwin, che si sta separando, a sua volta s'invaghisce della nipote di Dulcie, una ventenne che giustamente lo considera un vecchio. Le tre donne a un certo punto si trovano a vivere insieme nella grande casa di Dulcie, e questi amori s'incrociano, si acuiscono, si dissolvono, deviano su altre persone. Dulcie stessa, dopo aver scoperto l'ebbrezza di investigare la vita degli altri, si troverà a dover affrontare una svolta del tutto inattesa. Il mondo di Barbara Pym era sicuramente diverso dal nostro, ma gli esseri umani sono sempre gli stessi: con un'ironia devastante ma affettuosa vengono raffigurati i difetti, le idiosincrasie, le debolezze di ciascuno, riuscendo a rendere straordinaria la vita di gente eccezionalmente normale.

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Perseveranza

di Salvatore Natoli (Ed. Il Mulino)

Incontro dei Gruppi di Lettura romagnoli con l'autore nella Sala Rubicone dei Magazzini del Sale

sabato 13 dicembre 2014, ore 15:00

Incostanza e mutamenti repentini di vita privata e pubblica non lasciano molto spazio alla perseveranza. Che pure orienta i nostri destini a vari livelli: quando ci si applica per portare a termine gli studi o un progetto in cui si crede, o, su un piano più alto, quando si lotta per una società più giusta nonostante le smentite della storia ci spingano ad abbandonare l'idea. Ma che cosa motiva questa virtù, a volte fino al sacrificio personale? Forse la risposta va cercata, appunto, in quella scia di sacro che sembra indissociabile dalla parola. Perseveranza, ovvero come saldare la realizzazione di sé e il bene di tutti.

 

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La bellezza delle cose fragili

di Taiye Selasi

lunedì 1 dicembre 2014, ore 21:00

Kweku Sai è morto all'alba, davanti al mare della sua casa in Ghana. Quella casa l'aveva disegnata lui stesso su un tovagliolino di carta, tanti anni prima: un rapido schizzo, poco più che un appunto, come quando si annota un sogno prima che svanisca. Il suo sogno era avere accanto a sé, ognuno in una stanza, i quattro figli e la moglie Fola. Una casa che fosse contenuta in una casa più grande - il Ghana, da cui era fuggito giovanissimo - e che, a sua volta, contenesse una casa più piccola, la sua famiglia. Ma quella mattina Kweku è lontano dai suoi figli e da Fola. Perché il chirurgo più geniale di Boston, il ragazzo prodigio che da un villaggio africano era riuscito a scalare le più importanti università statunitensi, il padre premuroso e venerato, il marito fedele e innamorato, oggi muore lontano dalla sua famiglia? Lontano da Olu, il figlio maggiore, che ha seguito le orme del padre per vivere la vita che il genitore avrebbe dovuto vivere. Lontano dai gemelli, Taiwo e Kehinde, la cui miracolosa bellezza non riesce a nascondere le loro ferite. Lontano da Sadie, dalla sua inquietudine, dal suo sentimento di costante inadeguatezza. E lontano da Fola, la sua Fola. Ma le cose che sembrano più fragili, come i sogni, come certe famiglie, a volte sono quelle che si rivelano più resistenti, quelle che si scoprono più forti della Storia (delle sue guerre, delle sue ingiustizie) e del Tempo.

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Perseveranza

di Salvatore Natoli (Ed. Il Mulino)

martedì 25 novembre 2014, ore 20:30

Incostanza e mutamenti repentini di vita privata e pubblica non lasciano molto spazio alla perseveranza. Che pure orienta i nostri destini a vari livelli: quando ci si applica per portare a termine gli studi o un progetto in cui si crede, o, su un piano più alto, quando si lotta per una società più giusta nonostante le smentite della storia ci spingano ad abbandonare l'idea. Ma che cosa motiva questa virtù, a volte fino al sacrificio personale? Forse la risposta va cercata, appunto, in quella scia di sacro che sembra indissociabile dalla parola. Perseveranza, ovvero come saldare la realizzazione di sé e il bene di tutti.

 

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Le terme

di Manuel Vazquez Montalban

lunedì 17 novembre 2014, ore 13:45

Che cosa accade se un luogo di riposo per antonomasia come "le Terme" ospita per un periodo di digiuno Pepe Carvalho, il detective bruciatore di libri, buongustaio e pantagruelica forchetta, creato dallo scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montalban? Le Terme non possono che trasformarsi da luogo asettico e tranquillo di riposo in un movimentato teatro di inspiegabili (e inspiegati?) delitti. E Pepe sarà ovviamente chiamato a dare il suo brillante contributo alla soluzione dell'enigma. Il giallo dunque c'è, ben costruito, abilmente condotto di morto in morto fino alla conclusione che resta abbastanza criptica.

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L'amica geniale

di Elena Ferrante

lunedì 27 ottobre 2014, ore 13:45

Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

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Quel che resta del giorno

di Kazuo Ishiguro

lunedì 20 ottobre 2014, ore 20:45

La prima settimana di libertà dell'irreprensibile maggiordomo inglese Stevens diventa occasione per ripensare la propria vita spesa al servizio di un gentiluomo moralmente discutibile. Stevens ha attraversato l'esistenza spinto da un unico ideale: quello di rispettare una certa tradizione e di difenderla a dispetto degli altri e del tempo. Ma il viaggio in automobile verso la Cornovaglia lo costringe ben presto a rivedere il suo passato, cosi tra dubbi e ricordi dolorosi egli si accorge dì aver vissuto come un soldato nell'adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo? Da questo romanzo di Ishiguro, acclamato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e vincitore del prestigioso Booker Prize, nel 1993 il regista americano James Ivory ha tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson.

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Pazienza

di Gabriella Caramore (Ed. Il Mulino)

Incontro dei Gruppi di Lettura romagnoli con l'autrice nella Sala Rubicone dei Magazzini del Sale

sabato 11 ottobre 2014, ore 16:00

Segnato dalla velocità, dalla fretta, dalla concitazione dei gesti, dal rapido susseguirsi degli eventi, il nostro sembra essere un tempo inospitale per la pratica della pazienza. Eppure tutta la vicenda umana è un lento esercizio di pazienza, come quello dell'uomo per costruire, del bambino per crescere, degli amanti per incontrarsi, dei vecchi per morire, della natura per dare frutto, della parola per prendere forma. Forse allora, nell'età dell'impazienza, da qualità della durata la pazienza può trasformarsi in qualità morale alla quale si può dare il nome di "cura": verso l'altro, verso le cose, verso se stessi.

 

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