Furore
di John Steinbeck
lunedì 12 ottobre 2009, ore 21:00
Questo romanzo di Steinbeck è riconosciuto da alcuni critici come la sua opera più elevata; da altri invece è considerato un romanzo fazioso, appartenente allo Steinbeck progressista (opposto al conservatore della senilità), che criticava lo status quo di un establishment che inseguiva successo e denaro, ma che soggiogava la famiglia, mantenendo la povertà sociale a livelli di estrema indigenza. Tra grandezza e pretestuosità, quest'opera è comunque esplicativa del pensiero dell'autore, e riesce a raggiungere notevoli vette di lirismo, vette che, dismessi gli abiti di critici al testo, fanno apprezzare l'opera nella sua essenza di primordiale denuncia della prevaricazione dell'uomo sull'uomo.. (dal sito ALK Libri.it)
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Martin Eden
di Jack London
mercoledì 23 settembre 2009, ore 17:00
Romanzo largamente autobiografico, "Martin Eden" riflette l'inquietudine di London, la sua vita stravagante, la tensione autodistruttiva che lo porterà al suicidio. Il protagonista è un marinaio americano che finisce casualmente per frequentare il mondo borghese, salotti colmi di libri e fanciulle eteree. Tra l'iniziale timidezza e un'irresistibile attrazione per il nuovo ambiente, Martin Eden dovrà misurarsi con due impreviste passioni: la giovane Ruth Morse e la letteratura. Attraverso sogni delusi e speranze che sfumano, la strada verso la conquista di una fama che si rivelerà effimera sarà costellata dal conflitto tra le sue origini modeste e una cultura che comunque gli è estranea. I propositi di riscatto sociale e l'inclinazione per i miti borghesi del successo e della ricchezza si dilegueranno di fronte alla consapevolezza di una inevitabile alienazione. (dal sito ibs.it)
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Cani neri
di Ian McEwan
venerdì 21 agosto 2009, ore 21:30
Jeremy ha perso i genitori a otto anni in un incidente stradale: da allora va cercando dei sostituti, finché li trova definitivamente nelle figure di Bernard e June Tremaine, adottati per così dire attraverso il matrimonio con Jenny. Bernard e June si incontrano nella Londra degli anni Quaranta; a unirli è l'amore reciproco e la fede nell'ideale comunista. Ma per paradosso saranno proprio il loro amore testardo e la cocente disillusione del comunismo ad allontanarli nel corso degli anni. Il romanzo è appunto un tributo a questi due vecchi, rappresentanti della generazione che ha vissuto la propria giovinezza durante il secondo conflitto mondiale, e il tentativo di Jeremy di ricucire nel ricordo il loro amore.
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L'ultimo dei mohicani
di Cooper J. Fenimore
mercoledì 19 agosto 2009, ore 17:00
Il ciclo dei romanzi noto come "I racconti di Calza di Cuoio" - di cui "L'ultimo dei mohicani" è sicuramente il più letto - inaugura il filone "epico" della letteratura americana, esercitando un notevole influsso su tutta la produzione letteraria successiva. Le suggestioni della vita e del paesaggio di frontiera, dove Cooper trascorse l'infanzia e l'adolescenza, hanno plasmato la sua immaginazione di scrittore suggerendogli l'archetipo dell'eroe americano: un uomo che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticità, agli indiani, siano essi fratelli o nemici. (Dal sito www.ibs.it)
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La solitudine del maratoneta
di Alan Sillitoe, con prefazione di Paolo Giordano
lunedì 3 agosto 2009, ore 21:30
"La solitudine del maratoneta", che Minimum fax ripubblica in questa edizione nel cinquantesimo anniversario della prima uscita, deve la sua fama in parte a una suggestiva trasposizione cinematografica del racconto che dà il titolo alla raccolta - un lungo e inarrestabile fiume in piena che ripercorre, al ritmo dei suoi passi durante una maratona, i pensieri agitati del protagonista - ma soprattutto allo stile innovativo, e ancor oggi modernissimo, di Alan Sillitoe. Il suo ritratto di un'Inghilterra proletaria, frustrata o ribelle, si delinea attraverso una serie di personaggi che, nella loro quotidianità, restano tuttavia figure emblematiche di uno dei periodi più fecondi della cultura britannica del Novecento. (quarta di copertina)
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Camera con vista
di Edward M. Forste
mercoledì 15 luglio 2009, ore 17:00
Lucy Honeychurch e George Emerson sono i due protagonisti del romanzo di Edward Morgan Forster. Intorno alla loro contrastata vicenda sentimentale l'autore affronta uno dei suoi temi preferiti: quello del cuore non sviluppato e della lacerazione tra perbenismo ed emotività. E' l'anima stessa dell'Inghilterra, un'anima nordica, gotica, puritana, contrapposta allo spirito mediterraneo, gioioso, pagano e rinascimentale che i due protagonisti non a caso respirano proprio a Firenze, dove è ambientata la prima parte del libro. (Dal sito www.ibs.it)
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Emma
di Jane Austen
mercoledì 10 giugno 2009, ore 17:00
"Sono andata a scegliermi un'eroina che nessuno tranne me potrebbe amare...": così diceva, della protagonista, la sua creatrice. Emma Woodhouse è una giovane donna intelligente, indipendente, che ha sviluppato una forte individualità e una decisa coscienza della propria posizione sociale. E tuttavia è straordinariamente cieca di fronte ai sentimenti: propri e altrui. Jane Austen costringe la sua eroina a una tardiva quanto autoironica presa di coscienza, attraverso la quale prende forma anche la sua sottile critica dei costumi, della vanità e dell'egoismo, visti alla luce di una profonda comprensione dell'animo umano. (Dal sito www.ibs.it)
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Il lapis del falegname
di Manuel Rivas
lunedì 8 giugno 2009, ore 17:00
Immerso nella sordida atmosfera di un bordello della Grazia spagnola, il vecchio Herbal si ritrova tra le mani un lapis rosso che gli fa venire in mente i suoi trascorsi di carceriere durante la guerra civile e le terribili iniquità di cui è stato complice e insieme testimone. Il lapis apparteneva a un detenuto, un pittore che se ne serviva per disegnare i volti dei suoi compagni di prigione. La memoria di Herbal ricompone immagini di crudeltà, torture, tradimenti, esecuzioni sommarie, un gruppo di passioni umane e disumane e una struggente storia d'amore. Ma nel ricordo del vecchio carceriere riemerge la più profonda paura del sovvertimento e l'ancestrale angoscia del nuovo che serpeggia nell'anima e nella storia. (Dal sito www.ibs.it)
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Mémoires d'Hadrien
di Marguerite Yourcenar
lunedì 27 aprile 2009, ore 21:00
Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, eredità che gli proviene dai Greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, fra l'intelligenza e la volontà. Con uno scritto di Francesca Sanvitale. (Dal sito www.ibs.it)
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La guerra che non si può vincere
di David Grossman
lunedì 27 aprile 2009, ore 21:00
Nel corso di questi anni David Grossman, cittadino israeliano e padre di famiglia prima ancora che scrittore letto in tutto il mondo, ha raccontato sulle pagine dei più importanti quotidiani europei e americani la tragedia di due popoli ormai abituati a vivere all'ombra della morte, pronti ad accogliere in ogni momento la notizia di un attentato, della perdita dei propri cari, dello scoppio di una nuova guerra: uno stato di conflitto così profondo e radicato nella vita quotidiana che nessuno sembra più in grado di uscire dalla terribile logica della vendetta. Perché la pace invocata da Grossman non è solo il rifiuto di ogni forma di ricorso alla forza e alla violenza: è l'unica conclusione possibile di una guerra che nessuno può vincere. (Dal sito www.ibs.it)
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