Biblioteca "Maria Goia"

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Orario invernale

(dal 16 settembre 2024)

 

LUN

9-13.30

14.30-18.30

MAR

9-13.30

14.30-18.30

MER

9-13.30

14.30-18.30

GIO

9-13.30

14.30-18.30

VEN

9-13.30

 

SAB 9-13  

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Una barca nel bosco

di Paola Mastrocola

mercoledì 1 settembre 2004, ore 21:00

Premio Campiello 2004. Questa è la storia di Gaspare Torrente, figlio di pescatore e aspirante latinista, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia. Un ragazzo come lui, che a tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, deve volare alto, deve fare il liceo e dimenticare il piccolo mondo senza tempo dell'isola. E allora eccolo entrare al liceo, dove non trova grandi maestri ma insegnanti impegnati a imbastire compresenze, eccolo accanto ai compagni, con le scarpe sbagliate e la felpa senza cappuccio. È fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuori dalla sua acqua, una barca in un bosco.

Vita

di Melania G. Mazzucco

giovedì 1 luglio 2004, ore 21:00

Premio Strega 2003. New York, 1903. Nella città delle occasioni, in cui sbarcano dodicimila stranieri al giorno, in cui gli italiani sono aborriti come alieni superstiziosi e criminali, approdano da un minuscolo paese sul Garigliano, in provincia di Caserta, due ragazzini di dodici e nove anni: Diamante e Vita. Lui è taciturno, orgoglioso e temerario; lei istintiva, gelosa e dotata della misteriosa capacità di spostare gli oggetti. In una caotica pensione di Prince Street, nel ghetto italiano di Downtown li aspettano il padre di lei con la sua nuova compagna, Rocco, Geremia e Coca-Cola, tre ragazzini che si sono giurati eterna amicizia e, soprattutto, l'America.

Il sentiero dei nidi di ragno

di Italo Calvino

martedì 1 giugno 2004, ore 21:00

La storia di Pin, bambino sbandato, passato, come per caso, dai giochi violenti dell'infanzia alla dura realtà della guerra partigiana.

Antigua, vita mia

di Marcela Serrano

martedì 1 giugno 2004, ore 21:00

La vita di due donne, Josefa e Violeta, amiche fin dall'infanzia si dipana attraverso le righe di un vecchio diario che ci narra di sogni, di grandi passioni e di profonde delusioni, di uomini dall'apparente fascino e dalla natura brutale, di figli, di unioni sbagliate. Sullo sfondo la società cilena e, in ultimo, la città di Antigua, dove le parole conservano ancora la loro verità, dove si è certi di poter conoscere gli altri e la propria anima come per incanto. Qui le due donne ritrovano se stesse, oltre alla loro preziosa amicizia.

Middlesex

di Jeffrey Eugenides

sabato 1 maggio 2004, ore 21:00

Calliope Stephanides, detta Callie e poi Cal, è una bambina come le altre, o così crede, ma un giorno scopre che nel suo Dna si nasconde un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni della sua famiglia e ora si manifesta in lei. Callie è colpita da un'"eccentricità biologica" che fa di lei un raro ermafrodito. E da qui ha inizio la sua odissea. Un viaggio travagliato nel cuore di un passato che nasconde i segreti del suo destino. Tra furbi imprenditori e ciarlatani, tra sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un vorticoso alternarsi di matrimoni, nascite e scandali. Dalla Turchia del crollo dell'Impero Ottomano all'America del proibizionismo, dai conflitti razziali alla controcultura, dal Vietnam al Watergate, Jeffrey Eugenides ci restituisce un mondo scintillante e drammatico in cui il senso del destino e l'eredità familiare si mescolano e si oppongono alla volontà di essere artefici di se stessi, di dar voce ai propri desideri, alla propria sessualità, ai propri sentimenti.

Barnabo delle montagne

di Dino Buzzanti

sabato 1 maggio 2004, ore 21:00

Bàrnabo, giovane guardiaboschi, è il primo tra i personaggi di Buzzati a provare il sentimento dell'attesa, a spiare, nelle lunghe giornate, la luce che sorge e scolora sulle montagne, a sperimentare cosa significhi attendere, non tanto un cosa o un chi, semplicemente attendere. Ed è ancora Bàrnabo a inaugurare l'esperienza del tempo come strano regista della vita, con i suoi segni discreti, leggeri e sbadati, ma irrevocabili. Bàrnabo delle montagne non è solo l'opera prima di Buzzati, ma è soprattutto la prova rivelatrice di quel favolismo morale che distinguerà la quasi totalità della sua produzione, ponendola a capostipite di tutta una linea narrativa del sogno, dell'incubo, dell'altrove. Buzzati confessa nella sua pagina radici in un immaginario infantile: quello delle esperienze assolute, delle paure e delle fascinazioni inconsce.

Col corpo capisco

di David Grossman

giovedì 1 aprile 2004, ore 21:00

In due splendidi lunghi racconti che parlano d'amore e di tradimento, David Grossman, con il suo inconfondibile stile avvolgente e audace, ci spinge ad affrontare il potente sentimento della gelosia. Nel primo Shaul confessa il coinvolgimento con cui, da dieci anni, vive la relazione di sua moglie con un altro uomo, mentre nel secondo, Rotem, al capezzale della madre, rievoca il rapporto particolarissimo instaurato tempo addietro dalla donna con un suo allievo. Sorprendente è la capacità dei personaggi di usare l'immaginazione, il racconto, la letteratura stessa per trascendere i propri limiti e le proprie inibizioni, per vedere l'altro - e se stessi - sotto una luce diversa. Per rinnovarsi, rinascere e adottare un linguaggio sentimentale nuovo.

Per le antiche scale

di Mario Tobino

lunedì 1 marzo 2004, ore 21:00

Sorge su una collina un castello, trasformato in un istituto psichiatrico dove i malati sono curati dal dottor Anselmo come persone che hanno smarrito, spesso solo temporaneamente, la luce dell'intelligenza, non quella dei sentimenti. Questi rimangono intatti e riaffiorano non appena il delirio cessa di suscitare le proprie immagini irreali, ma potenti e devastatrici. Mario Tobino con "Per le antiche scale" ha saputo trasfigurare la propria esperienza di psichiatria in un intenso discorso umano e artistico sorretto da una vibrazione lirica che dona lievità e mobilità inconfondibili al suo stile. Attraverso un'adesione partecipe e disarmata alla realtà, un arrendersi alle cose superando qualsiasi diaframma tra medico e paziente, Mario Tobino annulla la distanza tra lo scrittore e la sua materia, nella ricerca e nella conquista di un'umanità assolutamente vera e autentica.

84, Charing Cross Road

di Helene Hanff

domenica 1 febbraio 2004, ore 21:00

È Frank Doel, commesso in una vecchia libreria antiquaria londinese - "l'unica creatura al mondo che mi capisca" - a soddisfare gli stravaganti desideri di una giovane scrittrice americana appassionata di saggi del Settecento, che con lui intreccia una fitta corrispondenza. Miss Hanff sogna per anni di sbarcare nell'"Inghilterra della letteratura", di conoscere di persona Doel e la libreria cui deve tanto. Ma Frank scompare prematuramente e la libreria chiude i battenti nel 1970. Helene Hanff approderà finalmente a Londra solo in occasione dell'uscita di queste lettere che rappresentano l'insolita parabola dal culto dei libri a quello che è diventato, grazie a una felicissima trasposizione filmica, un "libro di culto".

Le ore

di Michael Cunningham

giovedì 1 gennaio 2004, ore 21:00

Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. È l'idea centrale di questo romanzo. Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura. Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. Clarissa Vaughan, un editor newyorkese di oggi e Laura Brown, una casalinga californiana dell'immediato dopoguerra.