Il coraggio del pettirosso
di Maurizio Maggiani
domenica 1 settembre 2002, ore 21:00
Premio Campiello 1995. Saverio è figlio di un fornaio anarchico di Alessandria d'Egitto, cresciuto con la passione della libertà e con la nostalgia per il paese degli antenati. La morte del padre lo costringe ad affrontare la sua confusa identità, le sue radici. Parte per un suo viaggio di iniziazione, dal deserto, alla città, dal presente a un oscuro e misterioso passato. Da questo racconto fatto di dolci asprezze liguri-toscane, emerge l'unico vero paese dell'anima: quel desiderio di libertà che è come il tenace volo del pettirosso.
I quaderni di Don Rogberto
di Mario Vargas Llosa
giovedì 1 agosto 2002, ore 21:00
Un padre dall'immaginazione troppo fervida, un figlio diabolicamente angelico, una matrigna dalla sensualità irresistibile sono i protagonisti di questo romanzo di raffinato erotismo. Rigoberto, il padre, è un uomo di successo, appassionato d'arte e di letteratura. Eppure qualcosa lo tormenta, qualcosa lo spinge, nelle notti insonni, a frugare tra i numerosi quaderni dove per anni ha annotato emozioni, sentimenti, riflessioni. È la nostalgia per Lucrecia, la seconda moglie che ha condiviso con lui dieci anni di notti appassionate e inventive. E mentre don Rigoberto soffre da solo, Lucrecia è relegata nel suo appartamento vittima di un simmetrico rimpianto per l'ex marito. Che cosa ha potuto separare dunque due persone che si amano così tanto?
La donna che sbatteva nelle porte
di Roddy Doyle
lunedì 1 luglio 2002, ore 21:00
Paula Spencer, una giovane donna irlandese, è la voce narrante e la protagonista di questo drammatico e intenso romanzo. Non è stato facile, per lei, crescere e diventare donna in una Dublino popolata da un'umanità cordiale ma anche turbolenta e rissosa. Poi, improvviso, l'eccitante incontro con Charles. All'inizio è l'amore, l'aspettativa romantica; ma a poco a poco s'innesca una spirale di violenza che arriverà sino alla brutalità e porterà Paula a conoscere l'odio cui può giungere un uomo e la disperata volontà di rivalsa cui può giungere una donna.
Un ragazzo
di Nick Hornby
sabato 1 giugno 2002, ore 21:00
Will Freeman è un londinese trentaseienne, ma con molte caratteristiche e interessi da "ragazzo", il quale vive di una rendita lasciatagli dal padre. Frequenta riunioni di genitori single allo scopo di conoscere giovani mamme sole e piacenti; l'ideale è se è separata, meglio se abbandonata, con figli e con molti altri problemi, cioè: ognuno a casa sua e zero complicazioni. Al varco lo aspettano due belle sorprese: 1. Fiona, troppo hippy, troppo vegetariana, troppo fissata con Bob Marley, e soprattutto 2. Il figlio di Fiona, Marcus, 12 anni, che non sa nulla di calcio, ai Nirvana preferisce J. Mitchell e ha un disperato bisogno di qualcuno che gli dia le istruzioni per l'uso del mondo...
Ieri
di Agota Kristof
mercoledì 1 maggio 2002, ore 21:00
Tobias Horvath è un emigrato, ogni suo giorno scorre nella quotidiana lentezza dell'abitudine e della ripetizione di gesti vuoti. Ha trascorso l'infanzia nella miseria, all'ombra della madre che era la ladra, la mendicante, la prostituta del paese. Quando, tra i molti che vedeva entrare e uscire di casa, ha scoperto chi era suo padre, Tobias ha preso un lungo coltello e glielo ha affondato nella schiena.
Piccoli equivoci senza importanza
di Antonio Tabucchi
lunedì 1 aprile 2002, ore 21:00
Una Toscana segreta e stregata, una stazione della Riviera, una Lisbona baudelairiana, un rallye di automobili d'epoca, un persecutore implacabile dall'aria distinta in un treno da Bombay a Madras. I racconti di Tabucchi sembrano, a una prima lettura, avventure esistenziali, ritratti di viaggiatori ironici e disperati. Poi l'apparente sintonia fra il reale e il narrato diventa all'improvviso turbamento e sconcerto. Come degli obliqui "racconti filosofici", le storie di Tabucchi si trasformano in una riflessione intorno al caso e alla scelta, un tentativo di osservare gli interstizi che attraversano il tessuto dell'esistenza. Nelle pagine di Tabucchi aleggia un'inquietudine metafisica che evoca la migliore tradizione italiana da Piero della Francesca a De Chirico, a Pirandello. Ma questo scrittore, che ama i personaggi eccentrici e le vite sbagliate, carica i suoi enigmi di una luce strana; i suoi geroglifici "polizieschi" sono le ricerche di un investigatore che non cerca risposte, ma un messaggio, un segnale, un'apparizione.
Il minotauro
di Benjamin Tammuz
venerdì 1 marzo 2002, ore 21:00
È una storia in cui un agente segreto israeliano s'innamora di una ragazza dalla bellezza mediterranea e misteriosa, e usa tutte le tecniche e i trucchi del suo mestiere per seguire, controllare, determinare la vita di lei senza mai rivelarsi. Una relazione morbosa, in cui lui attraverso pedinamenti, informazioni rubate, finanche un omicidio, costruisce negli anni un invadente controllo sulla ragazza. Lei, pur non avendolo mai visto e pur irritata dalle crudeli e bizzarre richieste dell'uomo, lo ama. Anche perché le lettere che lui ossessivamente e regolarmente le fa recapitare rivelano una personalità struggente e appassionata.
Attesa sul mare
di Francesco Biamonti
venerdì 1 febbraio 2002, ore 21:00
Con questo libro Biamonti ha proseguito la strada aperta da 'L'angelo di Avrigue' e da 'Vento largo' indirizzandosi verso un ancora più accentuata lirica, ma a differenza dei due romanzi precedenti ci dona un quadro dai toni intimistici che si coniugano con una rappresentazione altamente simbolica dell'agonia dell'Europa.
L'angelo di Avrigue
di Francesco Biamonti
venerdì 1 febbraio 2002, ore 21:00
Questo romanzo vive, pagina per pagina, ora per ora, della luce del paesaggio aspro e scosceso dell'entroterra ligure nell'estremo suo lembo di Ponente, al confine con la Francia. La voce narrante è quella di un marinaio che non prova nessuna impazienza d'un nuovo imbarco (patisce il "male del ferro", l'angoscia che la lamiera dei cargo trasmette durante le lunghe traversate) ma anche se ama la sua terra più del mare, la gioia che ne trae gli sa sempre d'amaro. Come seguendo una tacita morale libertaria, il protagonista si rifiuta di giudicare il modo in cui ogni individuo spende la propria vita; ma vorrebbe comprendere cos'è quella spinta di autodistruzione che si sente nell'aria.
Il trentesimo anno
di Ingeborg Bachmann
martedì 1 gennaio 2002, ore 21:00
Giunto al suo trentesimo anno, il protagonista del racconto che dà il titolo a questo libro avverte che sta entrando in una zona della vita dove i nomi si scollano dalle cose, le cose vagano sospese, la spinta a muoversi si arresta per un lungo momento. Qualcosa di simile è sottinteso nella nascita di questo libro: dopo aver sbalordito con la precoce perfezione e felicità delle sue liriche, Ingeborg Bachmann sembrò ritrarsi, dopo i trent'anni, in un suo nuovo regno della prosa, che qui si manifesta per la prima volta (1961). Ed è un mondo doloroso, ambiguo, investito da onde di delirio. Ma soprattutto è un mondo dove nulla viene lasciato nella cornice dei suoi significati prestabiliti. Qui sui fatti, sulle minuzie di un processo o su un grandioso sentimento, si posa uno sguardo ardente e lucido, come se tutto ciò che esiste venisse messo alla prova di un'altra possibilità, forse quella a cui Musil alludeva chiamandola "l'altro stato". Letti oggi, questi racconti rivelano con nettezza certi caratteri che sfuggivano ai primi lettori ammirati. Innanzitutto l'agilità e trasparenza della lingua, che rimanda a "una sorta di dolcezza austriaca", quel clima in cui la Bachmann stessa riconosceva la sua unica affinità con Rilke. Poi la sicurezza nello sfuggire alle innumerevoli stoltezze che donne e uomini si raccontano sui loro rapporti. Infine la capacità di lasciar trasparire, dietro ogni vicenda, l'ombra di una "partenza verso l'assoluto".