Biblioteca "Maria Goia"

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Orario invernale

(dal 16 settembre 2024)

 

LUN

9-13.30

14.30-18.30

MAR

9-13.30

14.30-18.30

MER

9-13.30

14.30-18.30

GIO

9-13.30

14.30-18.30

VEN

9-13.30

 

SAB 9-13  

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Feria d'agosto

di Cesare Pavese

mercoledì 1 agosto 2001, ore 21:00

Racconti colmi di incanti sommessi, una prosa attenta e precisa in un libro che è un inventario dei temi piú cari di Cesare Pavese: il mito innocente e selvaggio che si svela nella campagna, la solitudine metropolitana, l'io fanciullo e la memoria dell'infanzia, le contraddizioni che rimandano ai valori archetipi dell'esistere. Tre sono le parti di cui si compone Feria d'agosto: Il mare, dove le memorie infantili diventano tramite di conoscenza; La città, dove una giovinezza piú adulta tenta di perpetrare il gioco delle scoperte fanciullesche; e La vigna, dove il divario fra uomo e ragazzo si fa dramma nel ricordo di un'età assoluta. La lingua, come ha scritto Italo Calvino, è "trasparente, morbida, guardinga" e i personaggi sono "ricavati da una materia affettiva ancora calda; immagini piú rare ma legate a una verticalità di memoria tali da darci un brivido". Racconti quali La giacchetta di cuoio o Le case sono da annoverarsi tra le prove piú significative e complete della narrativa di Pavese.Con la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia ragionata e l'antologia della critica.

Io non ho paura

di Niccolò Ammaniti

domenica 1 luglio 2001, ore 21:00

Nel silenzio della campagna pugliese, in un'estate caldissima, un gruppo di bambini gioca in mezzo ai campi di grano. E uno di loro, Michele, scopre che il male esiste, che è terribilmente reale e ha una faccia peggiore dell'incubo più brutto che un bambino possa immaginare.

Bagheria

di Dacia Maraini

domenica 1 aprile 2001, ore 21:00

"Bagheria" è un racconto affidato alla memoria. L'autrice, bambina, arriva in Sicilia dopo aver trascorso due anni in un campo di concentramento giapponese. Con infantile intensità vive la scoperta delle proprie origini, della nobile famiglia materna, così radicata in quel paesaggio fatto di palazzi baronali e case che sembrano reggersi una all'altra. Nell'omertà delle pareti domestiche si consumano rapporti tortuosi, dove il prezzo da pagare ricade sempre sulle donne, sacrificate alla "legge" dell'onore in una società che tutto sa, ma finge di non vedere.

La lunga vita di Marianna Ucria

di Dacia Maraini

domenica 1 aprile 2001, ore 21:00

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.

La vacanza

di Dacia Maraini

domenica 1 aprile 2001, ore 21:00

Anna e Giovanni, lei adolescente taciturna e attonita, lui più piccolo e fragile, escono dal collegio per trascorrere una vacanza in famiglia nel paese sul mare dove vivono il padre e la matrigna. E' un'estate speciale: quella del 1943. L'Italia, fascista ancora per poco, è sospesa tra due guerre e divisa. Ma il rombo degli aerei che passano per bombardare chissà dove intacca appena la tranquilla cerimonia estiva: il sole che brucia la pelle, le gite in pattino, l'appuntamento quotidiano ai bagni Savoia. Finché Anna non decide di diventare adulta: e lo fa entrando nel gioco delle parti senza apparente emozione, spogliandosi velocemente di fronte all'ebete incredulità di uomini giovani e vecchi.

La polvere sull'erba

di Alberto Bevilacqua

giovedì 1 marzo 2001, ore 21:00

"La polvere sull'erba" è il primo romanzo di Bevilacqua. Nel 1955 Sciascia vorrebbe pubblicarlo, ma ritiene che possa provocare uno scandalo. Le vicende del Triangolo Rosso, ossia delle vendette incrociate fra ex partigiani ed ex repubblichini era materia troppo scabrosa per un'Italia desiderosa di dimenticare. Le vicende di Giorgio, partigiano sbandato; di Bianca Ghirardini, angelo e demone insieme, vittima delle sue passioni carnali; di Marco Ridolfi, acrobata della parola, eroe leggendario; di Rosa Balestri, infame torturatrice repubblichina; dei mitici "Strioni" e gitani; della toccante madre "Chimera", e di altri personaggi dalla vena ironica, si impongono per la loro forza espressiva e per la memoria e il presente cui rimandano.

La vita agra

di Luciano Bianciardi

giovedì 1 marzo 2001, ore 21:00

 

Il partigiano Johnny

di Beppe Fenoglio

giovedì 1 marzo 2001, ore 21:00

Johnny, la Resistenza e le Langhe sono i tre protagonisti a pari titolo di questo romanzo, trovato tra le carte di Fenoglio dopo la morte. Cronaca della guerra partigiana, epopea antieroica in cui l'autore proietta la propria esperienza in una visione drammatica, Il partigiano Johnny rivela un significato umano che va ben aldilà di quello storico-politico. Dalla formazione delle prime bande fino all'estate del '44 e alla presa di Alba seguiamo l'odissea di Johnny e dei suoi compagni fra gli ozi forzati nei casali, le imboscate contro gli automezzi fascisti, le puntate per giustiziare una spia in pianura, le battaglie campali, i rapporti tra le varie formazioni ribelli. Con un saggio di Dante Isella.

Ferito a morte

di Raffaele La Capria

venerdì 1 settembre 2000, ore 21:00

La paga del sabato

di Beppe Fenoglio

sabato 1 aprile 2000, ore 21:00

Il romanzo rappresenta un po' il seguito delle vicende della guerra partigiana già raccontata da Fenoglio. Ettore è il tipico disadattato che dalla guerra è uscito scontroso e insofferente e non riesce a inserirsi nella normale routine. Si metterà in affari poco puliti, ma molto redditizi. Ma quando, costretto a mettere su famiglia, decide di ritirarsi e di mettersi in proprio con un lavoro onesto, uno stupido incidente volge l'epilogo in tragedia.