Piccole rivoluzioni
19/02/2016

Ogni regione custodisce storie di donne che hanno tracciato un cambiamento. Ci sono luoghi, città, monumenti, quartieri che ne raccolgono le tracce. Storie vere, fatte di carne e di fatica, di volti e di piccole rivoluzioni. Un itinerario che lega la storia e la geografia. Una guida che descrive raccontando e provando a dare un’anima a quartieri, città, viuzze. Un’anima di donne.
Muriel Pavoni, in "Veduta di pianura con dame" (Edizioni La Meridiana, pp. 184) ci racconta storie di donne della Romagna:
Giuseppina Cattini era un medico. Il suo arco di vita va dal 1859 al 9 dicembre del 1914. La rivoluzione lei, donna, capì che doveva farla da sola. Non si fermò un attimo. Maria Luisa Minguzzi invece era una anarchica: ‘Non mi sono mica nascosta dietro un dito, mi sono subito proclamata comunista, anarchica, rivoluzionaria e propagandista, non ho mica abbassato lo sguardo, li ho guardati dritti negli occhi, questi incivili arroganti. Fino a prova contraria essere anarchici non è un reato e neanche avere opinioni diverse da questi dittatori, militari, borghesi’.
Sonia Micela era pittrice. Giovanna Righini Ricci era una maestra nata nel settembre 1933 e morta nel 1993.
Ognuna di loro è un capitolo dei 10 che Muriel Pavoni dedica a donne che nella storia della Romagna hanno segnato un percorso di liberazione e di indipendenza, di libertà e di conquiste che le ha viste protagoniste.
10 profili di donne divisi in capitoli che dicono già dove collocare le loro storie:
Le attiviste
Giuseppina Cattani, Maria Goia, Maria Luisa Minguzzi
Le staffette
Ida Camanzi, Maria Margotti, Benilde Verlicchi
Le artiste
Cordula Poletti, Sonia Micela
Le maestre
Maria Maltoni
Giovanna Righini Ricci
“ Raccontare queste donne - scrive Muriel Pavoni - è stato, per me, accumularepezzi, ripensarli, metterli in relazione, trovare le ragioni, epoi ancora, rastrellare nuovi elementi, ricucirli assieme e,
alla fine, per guadagnare un’intimità con le mie protagonistee riuscire a raccontare le loro storie, scordarsi di tutto.Il risultato è questa serie di racconti liberamente ispirati aqueste vite.
Racconti che dicono un’Italia fatta dal contributo delle donne in anni di Resistenza e costruzione del Paese”.
10 donne. 10 racconti. 10 storie. Passaggi che incrociano paesaggi.