Francesco Bombardi - "Il disegno pensato"

02/11/2011 - 30/11/2011

Nasce a Meldola, dove ha fissato, oltre alla sua residenza, il suo studio. Diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, svolge attività di scultore, grafico, ricercatore in ambito storico, archeologico, architettonico e urbanistico, divenendo titolare della cattedra di Discipline Architettoniche e Modellistica presso l’Istituto Statale d’Arte di Forlì, esponendo le sue opere di scultura in numerosi eventi personali e collettive nel territorio nazionale.

La scultura di Bombardi, scrive Domenico Montalto, è complessa, ingegneristica e Marisa Zattini rileva che si tratta di una scultura che nasce dalla modulazione di un pensiero applicato ad oltranza in ogni disciplina: dal segno al disegno, dal recupero archeologico alla ricostruzione filologica fino all’architettura, pienamente, senza discontinuità.»

In ambito storico e archeologico pubblica alcuni saggi, fra cui le vestigia dell'antico Acquedotto di Traiano, e cento disegni sulla ideale ricostruzione dell'architettura Etrusca, di cui Sabatino Moscati ne fece giusto uso nella trasmissione Rai denominata L'Italia delle regioni.

Nella scultura, realizza significativi appuntamenti, da Lune Ferite, a Stanze Attraversate, quest'ultimo itinerante a Forlì. Milano e Dozza. per calarsi poi nella sua città dove organizza le celebrazioni per il 150° Anniversario della morte di Felice Orsini, patriota, e concittadino, partecipando con l'opera scultorea Il Decollato alla mostra La Città e il suo doppio – Spiritualità rapita, dove il Prof. Andrea Emiliani, curatore dell'iniziativa evidenziò che con l'animosità, anche generosa, di uomini come Bombardi,[...], cioè di artisti che sono al mondo proprio per questo, si potrebbero risollevare le sorti di un pensiero verso un tipo di creatività che forse sta slittando lentamente, o meno lentamente di quello che pensiamo, verso lo spettacolo.

Con Il Carro, opera di grandi dimensioni “potente ed ermetica” (Marisa Zattini) attrae l'attenzione di Anotonio Paolucci, il quale scrive: Mi piace, fra tutti, il Carro di Francesco Bombardi, scultura imponente irta e minacciosa, smagliante di metalli assemblati; oggetto alieno che sta fra la biga etrusca e il robot di Guerre Stellari.

L' immagine di quest'opera, destò l'interesse anche di Gillo Dorfles, patriarca dell'estetica, il quale volle conoscere l'artista, rendendosi disponibile alla stesura di un testo critico sulla sua produzione.

Collabora anche con enti pubblici, uno fra tanti il progetto MIGRAZIONI, che vede alcune rocche della Romagna - Bertinoro, Teodorano di Meldola e Torre Portinari a Portico e S.Benedetto – ospitare le sue opere, nonchè un suggestivo allestimento sul greto del fiume Bidente dell'affascinante cittadina di Santa Sofia, crogiolo dell'arte in Romagna e di interesse nazionale.

Segnalato, poi, dal critico Nicola Micieli è ospite concorrente al premio internazionale di Vibo Valentia, Limen Arte, e recentemente, ha onorato con la sua partecipazione, alcuni importanti progetti di Marisa Zattini. Dopo un appuntamento a La fabbrica di Gambettola e Ca Ghironda (BO), centro diretto da Giorgio Celli, colloca un Pegaso, grande cavallo alato che si libra nello spazio forlivese.

Sue opere si trovano presso i Musei Vaticani-sezione Arte contemporanea, Comuni, Pinacoteche e collezioni private.

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