Giorgio Cavina - "MUTAZIONI MATERICHE"
24/12/2014
In Biblioteca l'artista Giorgio Cavina, nell'ambito dell'iniziativa "Pagine ad Arte" sarà presente con l'esposizione dal titolo "MUTAZIONI MATERICHE", aperta al pubblico per il mese di gennaio in orario di apertura della biblioteca.
Dopo anni di attività artistica spesso frenetica e disorganica, dettata soprattutto dalla necessità, di fare, sperimentare, provare tecniche e materiali diversi mi ritrovo ora, con un gruppo di opere che seguono un identico percorso. Create nel corso degli anni, sono frutto di piccole varianti, scostamenti minimi ma anche uso di materiali diversi, e contaminazioni varie, ma sempre con lo stesso filo conduttore. Ho visto questi lavori, opera dopo opera, caricarsi di significati, simboli, pensieri intimi, e in questo catalogo ne presento alcuni.
MUTAZIONI MATERICHE è il titolo di un mio lavoro rimasto incompiuto per anni e finalmente terminato nel 2009.Quest’opera rappresenta una massa informe, per metà realizzata in ceramica colorata ,lucida ,con riflessi dorati ,metà in grigio cemento .Mutazioni ambigue, perchè non è dato a sapere se la materia diverrà tutta brillante e colorata o tutta cupa e grigia un po’ come i cambiamenti, a volte indecifrabili, che avvengono nel mondo attorno a noi.
MUTAZIONI MATERICHE è diventato anche il titolo di questo catalogo, del resto il tema della mutazione è presente in quasi tutti i lavori di questo ciclo. In molti di questi le forme si accavallano, i pieni e i vuoti si susseguono dando il senso del movimento, della materia che avanza evolve e tracima, esce dagli spazi prestabiliti, rappresentati da cornici o altre forme geometriche, come a ribellarsi alle regole imposte.
Invece in opere come SOTTO PELLE la materia s’intravede appena scorrere sotto una superficie liscia e preziosa.
La mutazione è implicita nei lavori della serie BOZZOLI. Dentro questi involucri ci sono esseri che si stanno trasformando in qualcosa di meglio, pronti a passare ad un livello superiore. I bozzoli rappresentano anche la nostra fatica nel relazionarci con altri,o il chiuderci nel nostro piccolo universo nella nostra famiglia,nel nostro lavoro nella nostra cerchia di amici. Il fossilizzarci in idee e convinzioni . Tanti bozzoli vicini non creano unità, ma tanti piccoli mondi che non comunicano (MOLTEPLICI SOLITUDINI).
Questi pensieri in libertà sono possibili chiavi di lettura di questi lavori anche se alcuni sono nati per il solo piacere estetico. La superficie profondamente segnata di certe rocce laviche, gli scogli sagomati dall’acqua e dal vento, la textur di alcune cortecce, il metallo segnato dal tempo sono cose che mi danno emozioni che assorbo, rielaboro e poi cerco di tradurle visivamente. Chi mi conosce sa che il mio fare arte si manifesta in molteplici forme e che tratto i temi più vari, dai paesaggi all’arte sacra.I lavori qui pubblicati sono solo una piccola sfaccettatura del mio modo di essere artista.
Giorgio Cavina