Graziella Giunchedi - "Polimerizzazioni"
01/10/2011 - 31/10/2011
in occasione della mostra, venerdì 14 ottobre 2011 alle ore 17.00 "Sinesteticamente": colloquio con l'architetto Marisa Zattini.
Graziella Giunchedi nasce a Forlì dove vive e lavora in Via P. Bofondi 106.
Si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Forlì, luogo dove ha ricoperto come docente la cattedra di Discipline Pittoriche.
Oltre l’insegnamento, ha profondamente e suggestivamente alimentato il suo immaginario mondo artistico attraverso opere di pittura completandole con esperienze legate al contesto ceramico.
Le opere che caratterizzano la sua produzione riguardano il richiamo della memoria attraverso il contesto fisionomico del volto attraversando il mondo atavico del pensiero.
Le sue fantastiche immagini riflettono un’aura di profondo mistero e diventano il suo canto, urlo di disperazione, di insofferenza, di impotenza di fronte ad una società ancorata alle banalità del quotidiano, urlo di denuncia nei confronti di chi offende la vita e tenta di annientarla, e vuole essere un manifesto dichiarante l’impossibilità dell’uomo di reprimere la vita perchè essa, nonostante i tentativi, risorge sempre più forte e potente.
Nel catalogo il canto della mente il testo critici di Janus puntualizza che Graziella Giunchedi guarda dritto negli occhi il mondo attraverso la sua pittura, c’è il suo sguardo dietro lo sguardo dei suoi personaggi, c’è la sua emozione dietro il corpo dei suoi personaggi, si è sicuramente trasferita dentro i suoi tumultuosi colori, nella scomposizione della materia. La sua pittura può sembrare turbolenta , non è mai immobile, è sempre molto agitata, ma questo significa anche che è una pittura vivissima, è una pittura che ama vivere, è una pittura che partecipa alla vita, che convive con i fantasmi propri e con i fantasmi della vita, che è evocatrice di un mondo misterioso, di un mondo turbato, capace perfino di generosità, di un mondo che non ha cessato di lottare, nonostante le sue ferite. La sua pittura passa da un conflitto all’altro, non ama la rassegnazione, è sempre pronta a passare da una battaglia all’altra, quadro dopo quadro, immagine dopo immagine, ognuna sempre suscitate ed evocata da quella precedente. Sono immagini vissute a lungo dentro la sua mente prima di arrivare alla superficie e quando appaiono lasciano un segno. Hanno compiuto il loro dovere e vogliono continuare a narrare la storia di un risentimento. Sono ombre che diventano corpi e sono corpi che diventano ombre. Sono la conclusione ed il principio di un percorso mentale tormentato ed angosciato, sono un dialogo sempre aperto verso il mondo.
Marisa Zattini in un suo testo critico colloca la sua pittura fra identità e alterità legittimandola in uno sguardo ultimativo che si trasmuta in pennellate potenti, in colori vigorosi, in veri e propri terremoti emozionali.
Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali come quella a Gibellina, Bratislawa, Saint-Loubès La Coupole (Francia), Betlemme ecc.
Suoi lavori si trovano nei musei di Betlemme, Gibellina, Bertinoro, e presso collezioni private.
Tra le mostre più importanti, a cui ha partecipato, ricordiamo quella del 2006 a Venezia, 1000 artisti per un’indagine eccentrica sull’arte in Italia 13x17 a cura di Philippe Daverio. La mostra ha toccato le città più importanti d’Italia e le opere sono state pubblicate nel settembre 2007, in un catalogo edito da Rizzoli. Nel 2007 partecipa ad Arte fiera Contemporanea di Forlì. Nell’anno successivo (2008) è invitata dal Comune di Meldola a produrre un’opera a favore dell’iniziativa“La Città e il suo doppio - Spiritualità Rapita”, in occasione del 150° anniversario della morte di Felice Orsini, opere per la fondazione di una Pinacoteca, con catalogo a cura del Prof Andrea Emiliani; mostra tenutasi all’ interno delle sale settecentesche di Palazzo Briccolani.
Sempre nel 2008 inaugura la personale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Meldola, nell’ambito delle celebrazioni per i 150° anniversario della morte di Felice Orsini “Il Canto della Mente“ allestita in Palazzo Briccolani con catalogo a cura dell’Architetto Marisa Zattini. e testo critico del Prof. Janus, e gli viene riconosciuto il 1° Premio alla III biennale di pittura città di Faenza;
Il 2009 si caratterizza con una prima personale alla Rocca Malatestiana di Civitella di Romagna dal titolo”Rimembranze”e dalla realizzazione pittorica collettiva da titolo “Tra il bene e il male - l’eterna lotta”. Iniziativa che ha visto l’artista cimentarsi in una grande tela e partecipare ad una collettiva nella città di Sarsina in occasione delle iniziative culturali e artistiche legate ai festeggiamenti del Millennio della Basilica. Partecipa, inoltre ad Arte fiera Contemporanea di Forlì; e ad Immagina ARTE in Fiera organizzata nella Città di Reggio Emilia;
Il 2009 si conclude con la partecipazione ad una collettiva tenutasi a Meldola in Palazzo Briccolani dal titolo “La Città il suo doppio - autosegregazioni lineari” – spazi per una Pinacoteca nella città di Meldola;
Con inizio nel dicembre 2009 e chiusura nel febbraio 2010, ha l’opportunità di partecipare all’iniziativa “Doppio Panico” l’arte di vivere a cura dell’Architetto Marisa Zattini e prof. Antonio Bertoli, occupando gli spazi del cinquecentesco Oratorio di San Sebastiano a Forlì.
Il 2010 prosegue con la esecuzione di una tela in occasione del novantesimo compleanno di Tonino Guerra, avente le dimensioni di cm. 90x90. Appuntamento che ha visto impegnati 9 artisti e 9 poeti,
riuniti dall’invito dell’architetto Marisa Zattini, ideatrice e curatrice dell’evento esponendo le opere nello spazio interno dell’Oratorio della Madonna della Misericordia a Pennabilli.
Nel settembre partecipa con un’opera delle dimensioni di 320x160 cm. rappresentante un imponente San Michele che sopprime il maligno. L’opera esposta nella chiesa di San Michele Arcangelo a Civitella di Romagna fa parte del progetto “Confini”.
Espone nelle sale del Il Vicolo di Cesena con una personale dal titolo “sguardi”.
Interviene alla collettiva presso la galleria comunale Principina di Modena a cura di Fabio Tedeschi.
Partecipa ad una collettiva dal titolo Mater mundi, nelle sale del Palazzo Morattini Monsignani di Pievequinta (FC), a cura di Schiavetti Arte e Agnese Angelici.
Nel 2011 è invitata dal Comune di Meldola a partecipare all’iniziativa Oniriche trasparenze-l’arte dell’invisibile, contributo per la fondazione di una Pinacoteca nella città e partecipa al progetto ArtusianaMENTE – del GUSTO & del Dis-GUSTO, presso il Vicolo di Cesena a cura di Marisa Zattini,
Su espressa volontà del Comune di Portico e San Benedetto (FC) allestisce una personale presso gli spazi di Torre Portinari (sec.XIII), accessibile dal giardino pubblico dedicato a Dante e Beatrice.
In fase di perfezionamento risulta essere una mostra da realizzarsi nel mese di settembre-ottobre all’interno degli storici spazi del Grand Hotel Terme di Castrocaro.