Biblioteca "Maria Goia"

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14.30-18.30

MAR

9-13.30

14.30-18.30

MER

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Emotionless

14/12/2019

In una piccola città in cui tutto sembrava essere normale, camminando un po’ potresti incontrare Gilbert, un ragazzo apparentemente normale… Ma guardando meglio potresti notare un particolare: il suo sguardo freddo e privo di qualsiasi emozione ma… da quel che si può ricordare… Gil non ha mai provato niente…

 

 

Gilbert stava camminando verso 3 ragazzi suoi “amici”: Ray, Elizabeth e Elaine.

Ray: Yo Gil! Ti stavamo aspettando!

Gil: “Scusate il ritardo ma Gil stava guardando anime ed ha perso il senso del tempo” disse senza la minima emozione, sia in volto che nella voce.

Elaine: “Chissà perché me lo aspetatvo…” disse la ragazza.

Elizabeth: “Dai vabbé ragazzi andiamo a fare un giro in centro”.

Gil risponde facendo “Sì” con la testa mentre gli altri due risposero con un “OK” sincronizzato, dopodiché si incamminano verso il centro, chiacchierando fra loro.

Elizabeth: “Gilbert, posso farti una domanda?”

Gil: “Sì, puoi”

Elizabeth: “Perché ti piacciono così tanto gli anime?”

Gil: “Gil sta cercando di comprendere le emozioni; e gli anime sono uno dei mezzi possibili”, disse lui.

Elaine: “Ah… beh… in questo caso ti auguro di riuscirci!”, disse sorridendo.

Gil: “Lo spera anche Gil”, disse lui.

 

 

Gil stava tranquillamene andando a scuola, da solo come al solito perché la gente non voleva stare vicino a lui, dicevano “è strano” oppure “è inquietante” e per questo aveva pochi amici, ma a lui non importava… Certo… non gli poteva importare… ma se avesse avuto emozioni forse gli sarebbe importato…

 

 

Gilbert camminava verso i suoi amici, che stavano parlando con un ragazzo. Elizabeth notò Gil e disse: “Yo Gil! Ti stavamo aspettando! C’è una persona che ti vogliamo presentare” dice lei.

Il ragazzo si avvicinò a Gil sorridendo.

Viktor: “Ciao! Io sono Viktor! Piacere di conoscerti Gilbert” disse.

Gilbert non disse niente, arrossendo leggermente.

Gil: “Hum… Scusate… devo andare in bagno!” dice per poi correre via.

Tutti si guardano, poi Elizabeth ed Elaine si guardarono per poi dire “Scusate… ci siamo appena ricordate che abbiamo un impegno!” dissero loro due.

Ray e Viktor risposero con un semplice “OK”

 

 

Dopo un po’ che ercavano Gil lo trovarono seduto su una scalinata ancora leggermente rosso e Elizabeth disse: “Gil! Che ti è preso?” Un attimo prima eri tranquillo poi all’improvviso sei scappato”.

Gil: “N-non capisco!”

Elaine: “Ok, calmati e spiegati!”

Gil: “I-io p-penso di stare male! I-il cuore mi batte forte ef ho anche una sensazione strana mai provata prima”.

Elizabeth e Elaine si guardano per poi sorridere lasciando Gil con un’espressione confusa!

Elizabeth: “Non stai male, tranquillo! È solo che stai cominciando a provare delle emozioni.”

Gil: “M-ma… C-come?”

Elaine: “Gil… penso proprio che tu abbia dei sentimenti verso Viktor”

Gil: “Che cosa dovrei fare?!?”

Elaine: “Gil calmati perché così non capisco nulla!”

Elizabeth: “Ok, ti do un consiglio: rimani Gilbert e non provare ad essere nessun altro, se gli piaci il resto verrà da sé”.

Gil: “Ok grazie ci proverò”.

 

 

Il gruppo continua ad uscire, ridere e scherzare, quando anche Gil rise per la prima volta Ray lo guardò perplesso poi sorrise. Gil e Viktor cominciarono ad uscire insieme sempre più spesso chiacchierando, ridendo e scherzando.

 

 

Un giorno Gil era seduto su una scalinata, aspettando i suoi amici, con un’espressione triste. Elizabeth ed Elaine arrivarono e lo salutarono, ma quando notarono la sua espressione Elaine disse: “Che hai? Sembri preoccupato per qualcosa…”

Gil: “I-io… non so cosa fare…”

Elaine: “Riguardo cosa scusa?”

Gil: “Volevo dichiararmi a Viktor ma…”

Elizabeth e Elaine: “Ma?”

Gil: “E se mi rifiuta? E se dopo mi odiasse? E se…”. Elaine lo zittì dicendo: “Piantala con tutti questi “e se”, se gli piaci ok, ma se non gli piaci avrà peson un ragazzo gentile e sempre pronto ad aiutare!”

Gil: “O-ok”

Viktor in seguito scrisse un messaggio a Gil: “Incontriamoci alle Saline alle 4, per favore ti devo dire una cosa…”

Gil: “Ok! Sai anche io devo dirti una cosa!”

 

 

Alle Saline…

Gilbert cammina verso Viktor.

Viktor: “Yo Gil! Sei arrivato…”

Gil: “Ciao Vick! Di coa mi volevi parlare?”

Viktor: “Ah… sì… hum… insomma io…” lui arrossì.

Gil arrossì a sua volta, poi Viktor continuò col suo discorso: “Gil… c’è una cosa che ti volevo dire da tempo ma non trovavo parole che possano esprimerlo…”

Gil arrossiva sempre di più.

Viktor: “Ma ora che le ho trovate voglio potertele dire… Gilbert-kun… vorrei che ti chiamassi Yury…”

Gil: “Perché?”

Viktor: “Perché? Viktor e Yury stavano insieme”

Gilbert sorrise: “Allora sarei felice di essere Yuty…”

 

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